Debian 13: Tutto Quello che Devi Sapere – Recensione
Nel post “Debian 13: L’Attesa È Finita, Ecco Cosa Porta di Nuovo” ho presentato Debian 13 parlando delle novità introdotte e dando una visione generale del nuovo sistema operativo.
Questo post è una recensione completa del sistema, dove valuto stabilità, dimensioni e gestione delle risorse.
Il sistema recensito è stato eseguito all’interno di varie macchine virtuali in VirtualBox.
- Host: Debian 12.11
- CPU: AMD FX-8120 8 core (4 allocati per la VM)
- RAM: 8Gb
- Disco: 20Gb
- Ambienti desktop: in una VM Gnome+Kde, in un’altra VM solo Xfce
- Immagine di installazione: netinstall
Installazione di Debian 13 Trixie
Prima di iniziare, dobbiamo procurarci l’immagine ISO del sistema, facilmente reperibile sul sito ufficiale di Debian. Vengono proposte diverse tipologie di immagini di installazione: quelle ottimizzate per CD, DVD e USB; la netinstall (un file di installazione di circa 700 MB, adatta per installazioni in presenza di connessione cablata o wireless); il file di installazione completo, pensato per chi non ha accesso a Internet; e infine le live ISO, ideali per chi vuole provare il sistema operativo prima di installarlo.
Consiglio di scaricare l’immagine netinstall, perché rispetto alle altre è più leggera, riducendo il tempo di download, e richiede meno spazio sul supporto rimovibile.
Un metodo alternativo per installare Debian può essere l’installazione tramite rete, sfruttando il metodo del PXE Boot, di questa alternativa ne ho parlato in un articolo precedente “Come installare qualsiasi sistema Linux via rete“
Dopo aver preparato il supporto di installazione con gli appositi strumenti (Rufus, Balenaetcher, dd, cp …) siamo pronti ad avviare la macchina e iniziare la procedura di installazione.
Prestazioni
Tempo di Avvio
Il sistema appena installato ad avviarsi impiega circa 34 secondi (considerando che è in una VM su una macchina datata), dal momento dell’accensione della macchina fino alla schermata di login.
Spazio di archiviazione
La VM con Gnome e Kde appena installata occupa 7.7Gb su 20Gb di disco, veramente poco considerando che Kde è l’ambiente desktop più pesante (Debian 12 con solo Kde occupava 9Gb), inoltre, facendo tutte le ottimizzazioni dovute, il sistema può arrivare ad occupare anche 5 o 4Gb.

L’altra macchina virtuale con Debian 13 e ambiente grafico XFCE occupa circa 4 Gb di spazio su disco in configurazione standard; con alcune ottimizzazioni lo spazio di archiviazione usato può scendere fino a circa 3 Gb.
Come già dicevo nel precedente post nell’ambito delle novità introdotte dal nuovo sistema, abbiamo una minore presenza di software preinstallato (bloatware) e questo come abbiamo visto sopra comporta minori dimensioni del sistema e minor tempo di installazione (perchè ci sono meno pacchetti da scaricare e/o installare).
Utilizzo Risorse
VM con Gnome+Kde
Con il sistema appena avviato (Gnome), il carico sulla CPU è circa del 20,15%, mentre la RAM occupata è pari a 1,5 Gb.
I valori pur essendo alti, sono nella media per l’ambiente grafico utilizzato perchè nei primi minuti dopo l’avvio, GNOME avvia vari demoni (tracker, indexer, gnome-shell con effetti grafici), dopo di che i valori tornano nella media 5-10% ma anche meno.

Con il sistema appena avviato (Kde), il carico CPU totale è circa del 11,175%, mentre la RAM occupata è pari a 1,7Gb.
I valori di KDE all’avvio sono inizialmente superiori alla media, anche se la CPU può segnare intorno al 10–12% e la RAM circa 2 GB, questo rientra nel comportamento tipico di Plasma nei primi minuti, quando partono processi come baloo_file (indicizzazione), kwin (compositore grafico) e vari demoni di sistema. Dopo l’iniziale assestamento i consumi calano sensibilmente, con la CPU che si stabilizza su valori molto bassi (2–5% o meno) e la RAM che resta attorno a 1,3–1,5 GB a seconda dei servizi attivi.

VM con Debian 13 e XFCE
La macchina appena avviata consuma veramente poche risorse, precisamente l’1% di CPU e 700 Mb di RAM.
La ragione del consumo ridotto è che Xfce, al contrario di Gnome e Kde, è stato ideato per macchine non prestazionali e/o datate e per garantire un ambiente desktop veloce e leggero, evitando l’avvio di processi superflui, effetti grafici complessi e servizi in background non essenziali. Questo non significa che sia scarso o limiti le prestazioni, anzi, le aumenta, perché mantiene più risorse libere per le applicazioni e i carichi di lavoro, rendendolo adatto anche per attività prestazionali e multitasking intenso.

Esperienza utente
In questo capitolo mi concentro sull’usabilità di Debian 13 per l’uso quotidiano, ponendo l’accento sulla chiarezza e l’immediatezza delle varie interfacce grafiche.
Gnome
Dopo aver effettuato il login il sistema si presenta con una interfaccia grafica minimalista, caratterizzata da un desktop vuoto senza icone, una barra superiore essenziale che integra orologio, notifiche e impostazioni rapide, e una barra inferiore che funge da dock, con accesso immediato alle applicazioni principali e al menu per sfogliare l’intero catalogo dei programmi installati.

Il corredo software di Trixie con Gnome è notevolmente minimalista: mentre nelle versioni precedenti di Debian erano inclusi numerosi pacchetti aggiuntivi, a partire da Debian 13 si è deciso di fornire solo il minimo indispensabile.
Tra le applicazioni incluse troviamo la suite completa di LibreOffice, l’app Mappe, SimpleScan, GIMP e diverse utilità di sistema come Connessioni di rete, Calcolatrice, Visualizzatore PDF e strumenti per la gestione dei file.
Per quanto riguarda i programmi di sistema, sono presenti il Gestore dei Dischi di Gnome, l’Analizzatore dell’Utilizzo del Disco e il Monitor di Sistema, che permette di controllare in tempo reale le prestazioni del computer.
Inoltre, solo su Gnome a partire da Debian 13 sono disponibili funzionalità aggiuntive pensate per la sicurezza e il benessere dell’utente, come il Controllo Parentale e il Benessere Digitale. Quest’ultimo, simile a quello presente su Android, consente di monitorare e gestire l’utilizzo del sistema e delle applicazioni, favorendo un uso più consapevole e salutare del computer.

Kde
Il sistema si presenta con un’interfaccia user-friendly che ricorda per alcuni aspetti quella di Windows, rendendo l’esperienza di utilizzo immediata anche per chi proviene da altri sistemi operativi.
Con l’arrivo di Plasma 6.3 è stata introdotta una novità che può essere vista sia positivamente sia negativamente: la barra delle applicazioni non è più fissata al bordo dello schermo, ma diventa dinamica. Questo significa che può adattarsi automaticamente al contenuto e alle dimensioni della finestra, offrendo maggiore flessibilità e personalizzazione, ma allo stesso tempo può richiedere un periodo di adattamento per gli utenti abituati a una barra sempre visibile e statica.
Plasma 6.3 introduce numerose migliorie e novità, tra cui widget traslucidi, colori più precisi grazie alla funzione Night Light, un minore utilizzo delle risorse di sistema, notifiche per l’esaurimento della memoria e significativi miglioramenti ai menu. Queste rappresentano alcune delle principali innovazioni e ottimizzazioni introdotte con l’aggiornamento.

Come di consueto, anche questa nuova versione di Debian con KDE offre un’ampia offerta software pensata per il lavoro quotidiano.
Tra le applicazioni incluse troviamo strumenti per la produttività come LibreOffice, utility di sistema per la gestione dei file, dei dischi e delle reti, applicazioni multimediali come GIMP e lettori multimediali, oltre a strumenti per la comunicazione e la connettività.
KDE integra numerose applicazioni di sistema pensate per rendere l’esperienza utente più efficiente e completa, tra cui:
- KDE Connect – per sincronizzare e controllare lo smartphone dal desktop.
- KRunner – per lanciare rapidamente applicazioni, cercare file o eseguire comandi.
- Dolphin – il gestore di file avanzato di KDE.
- Konsole – terminale potente e personalizzabile.
- System Monitor – per monitorare prestazioni, CPU, memoria e processi.
- KInfoCenter – per ottenere informazioni dettagliate sull’hardware e il sistema.
- Spectacle – per catturare screenshot in modo rapido e flessibile.
- Discover – per installare e aggiornare applicazioni tramite interfaccia grafica.
- Okular – lettore di PDF e documenti con annotazioni.
- Elisa – lettore musicale semplice e intuitivo.
Grazie a questa dotazione completa, l’utente dispone fin da subito di tutti gli strumenti necessari per navigare, lavorare, gestire dati e svolgere attività creative o professionali, senza dover installare software aggiuntivo.
Xfce
L’interfaccia di Xfce su Debian 13 si presenta come un ambiente grafico estremamente essenziale e minimale. Il desktop mostra poche icone di base, come Home e Cestino, mentre la barra delle applicazioni offre solo le funzioni essenziali: il menu delle applicazioni, gli spazi di lavoro, l’orologio e le notifiche di sistema.
Mancano effetti grafici complessi, animazioni o elementi visivamente elaborati, conferendo all’ambiente un aspetto spartano.
Proprio a causa di questa semplicità estrema, molti utenti si sentono attratti da desktop più moderni e visivamente accattivanti come Gnome o Kde, e tendono ad allontanarsi da Xfce.
Va però detto che anche XFCE consente un alto livello di personalizzazione ed una grafica molto curata, quindi permette di avere un sistema molto gradevole da usare ma al tempo stesso molto leggero.
XFCE rimane infatti uno degli ambienti grafici più leggeri ma completi basati su Xorg, un’architettura storica e complessa che garantisce ampia compatibilità con vecchie applicazioni, ma limita alcune funzionalità moderne e la fluidità grafica.
E’ un ottimo compromesso rispetto ad altre alternative più leggere, ma meno rifinite dal punto di vista grafico.
Al contrario, ambienti come GNOME e KDE hanno adottato Wayland, un sistema più moderno e snello che offre animazioni più fluide, minor tearing e una gestione più efficiente delle risorse.
Tuttavia, Wayland non è ancora completamente compatibile con tutte le applicazioni: alcuni programmi possono mostrare bug o comportamenti inattesi. Nonostante ciò, gli sviluppatori continuano a migliorare il supporto, rendendo l’esperienza sempre più stabile e moderna, così da coniugare prestazioni elevate e un’interfaccia grafica funzionale e accattivante.

I programmi inclusi sono naturalmente quelli che servono a Xfce come xfce4-panel e xfwm4, in più abbiamo i programmi inclusi con l’installazione basica di Debian come la suite di Liberoffice, Firefox, Mousepad, qualche gioco come Fortune e un lettore multimediale.
Bug
Al momento non risultano segnalati bug noti di Debian 13; durante il mio periodo di prova l’unico problema che ho riscontrato non è un vero e proprio bug ma piuttosto il frutto delle politiche restrittive da sempre implementate da Debian che non permettono all’utente normale di accedere al path completo, escludendo quindi l’accesso a utilità di sistema come ifconfg, visudo, ecc. . Per lo stesso motivo, l’utente normale di default non viene messo nel gruppo sudo: questo da un lato aumenta la sicurezza, ma dall’altro limita l’usabilità.
Inoltre, se si installa Debian 13 da live ISO con Calamares e si imposta come password dell’utente la stringa ‘password’, il sistema non la accetta perché viene considerata troppo debole; cosa che invece non si riscontra utilizzando la ISO netinstall.
Considerazioni finali
Debian 13 si presenta certamente migliore di Debian 12, sia in termini di prestazioni che di software incluso.
Nonostante sia già stata rilasciata come versione stable, ritengo comunque opportuno attendere ancora alcuni mesi prima di consigliarne l’adozione o l’aggiornamento sulle proprie macchine, poiché potrebbero emergere bug in grado di compromettere la stabilità del sistema.
La scelta dell’ambiente grafico, inoltre, spetta sempre all’utente: io posso fornire suggerimenti, ma la decisione finale dipende dai suoi gusti e dalle sue esigenze.
È bene precisare che, indipendentemente dall’ambiente grafico selezionato, si tratta sempre di Debian: ciò che cambia è soltanto l’aspetto esterno, non la sostanza.