Debian 13: L’Attesa È Finita, Ecco Cosa Porta di Nuovo
Il 9 agosto 2025 alle ore 17 è stato ufficialmente rilasciato in versione stable Debian 13, che, come da tradizione, prende il nome in codice da un personaggio di Toy Story, la simpatica dinosauro Trixie.
Cosa ci porta di nuovo Debian 13
Rinnovo desktop e aggiornamento massivo pacchetti
Iniziando dall’ambiente desktop, il sistema viene fornito con:
- GNOME 48
- KDE Plasma 6.3
- LXDE 13
- LXQt 2.1.0
- Xfce 4.20
Questa versione include oltre 14.100 nuovi pacchetti, portando il totale a 69.830 pacchetti disponibili. Sono stati rimossi più di 8.840 pacchetti considerati obsoleti. In questa release sono stati aggiornati 44.326 pacchetti. L’installazione completa di Trixie occupa circa 403.854.660 kB (403 GB) di spazio su disco ed è composta da 1.463.291.186 righe di codice.
Tra i numerosi pacchetti aggiornati (oltre il 63% della versione precedente):
- Apache 2.4.64
- Apt 3.0.3
- Bash 5.2.37
- LibreOffice 25.2
- PHP 8.4
- Python 3, 3.13
Meno bloatware per Trixie
Tra le novità introdotte nell’ambito dei pacchetti abbiamo anche una minore presenza di software preinstallati sul sistema, questa piacevole novità comporta un minore tempo di installazione, un minore utilizzo di spazio di archiviazione e un minor lavoro di pulizia post installazione.
Kernel 6.12: base moderna per Debian 13
Trixie usa il Kernel Linux mainline/stabile della serie 6.12, molto più recente di quello di Bookworm (6.1.x).
La serie 6.12 del Kernel ha un maggiore supporto per l’hardware recente, correzioni di bug noti e patch di sicurezza.
Supporto per HTTP-BOOT
L’installatore Debian e le immagini Debian Live possono ora essere avviati usando l“«HTTP Boot» sul firmware UEFI e U-Boot supportato.
Passaggio a un formato tempo a 64 bit per prevenire il bug del 2038
Tutte le architetture supportate tranne quelle a 32 bit (armhf, armel) utilizzano da questa versione l’ABI time_t a 64-bit, per evitare problemi con le date dopo il 2038.
Nelle uniche 2 architetture supportate a 32 bit invece l’ABI di molte librerie è cambiata senza cambiare il «soname» della libreria.
In queste architetture, il software e i pacchetti di terze parti devono essere ricompilati/rigenerati e deve essere verificata la possibilità di perdite di dati silenti.
Invece per l’architettura i386 non è stato fatto nulla perchè non è più supportata.
Novità in casa curl: arriva il turbo HTTP/3
Con Trixie, che include i pacchetti curl e libcurl alla versione 8.14.1, sono state introdotte notevoli novità, come il supporto per HTTP/3: le richieste possono essere effettuate usando le opzioni --http3 o --http3-only.
Inoltre, è stato introdotto wcurl, un’alternativa a wget che utilizza curl; il suo utilizzo è identico a quello di wget.
Architetture supportate
Da questa versione l’architettura i386 (32 bit) non sarà più supportata come architettura standard perchè non esiste un Kernel ufficiale, nè un installer di Debian.
Ora l’architettura i386 è pensata solo per essere utilizzata su CPU a 64 bit.
Tra le novità introdotte c’è il supporto all’architettura riscv64 e inoltre è stato annunciato che Debian 13 sarà l’ultima versione del sistema che supporta l’architettura armel.
In totale sono 7 le architetture supportate tra desktop e server:
- PC a 64 bit (amd64)
- ARM a 64 bit (arm64)
- ARM EABI (armel)
- ARMv7 (EABI hard-float ABI, armhf)
- PowerPC little-endian a 64 bit (ppc64el)
- RISC-V little-endian a 64 bit (riscv64)
- IBM System z (s390x)
Invece le architetture in ambito cloud computing supportate sono 5:
- Amazon EC2 (amd64 e arm64)
- Microsoft Azure (amd64)
- OpenStack (generico) (amd64, arm64, ppc64el)
- PlainVM (amd64, arm64, ppc64el)
- NoCloud (amd64, arm64, ppc64el)
A breve verrà pubblicata una recensione del sistema Debian 13 Trixie.